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Professione: serigrafo

Gianpaolo è l’insostituibile serigrafo di Idea Marketing. La sua dedizione al lavoro, combinata a un’esperienza trentennale alle spalle, lo rendono un professionista preparato e unico nel suo genere. Gli abbiamo rivolto qualche domanda per capire, attraverso il suo sguardo, qualcosa in più su questa tecnica e sul lavoro in azienda. 

Ciao Gianpaolo! Intanto grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo. Partiamo con la prima domanda, quando è iniziata la tua storia da serigrafo? Come si è sviluppata e quando hai iniziato a lavorare qui a Idea Marketing?

Allora, la mia storia da serigrafo è iniziata nel lontano 1987, avevo 15 anni e mezzo, ed è stato semplicemente il primo lavoro che ho trovato. Erano gli albori della serigrafia, almeno nella zona di Piacenza, perché la ditta dove ho cominciato a lavorare è stata la prima, o la seconda, ad occuparsi di stampa pubblicitaria quando aprì nel 1979. Fare il serigrafo mi è piaciuto fin da subito. Piano piano e con le dritte del mio capo, che aveva iniziato da autodidatta, ho imparato meglio, anche sbagliando.

Una volta diventato serigrafo, non ho avuto più motivi per cambiare professione.

Ho lavorato 28 anni in quella ditta poi, purtroppo, sono rimasto disoccupato e un giorno di 5 anni fa ho incontrato Raffaele, che già conoscevo bene, e mi ha proposto di venire a lavorare per Idea Marketing. Ho fatto una prova di una settimana e alla fine ho deciso di rimanere. A dire la verità, all’inizio non pensavo di continuare con questa professione ma mi sono detto “La serigrafia è il mio mestiere, è ciò che so fare bene, perché cambiare?”

Quindi, possiamo dire che sei tra i pionieri della serigrafia a Piacenza, almeno a livello aziendale.

Sì, sono stato uno dei primi e, a dire il vero, ancora oggi sono uno dei pochi che sa fare questo lavoro.

Nella tua esperienza, cosa pensi sia cambiato nel mondo della serigrafia rispetto a quando hai iniziato?

Gli strumenti del mestiere si sono evoluti, ma la tecnica, quando lavori manualmente, rimane la stessa. Oggi, ad esempio, ci sono degli inchiostri che non vanno mai a male, quando iniziai una cosa del genere era impensabile. Son cambiati anche i materiali su cui stampare, all’epoca bisognava adattarsi ogni volta. Oggi i materiali sono molto simili tra loro e quindi è più semplice.

Ci racconti di un lavoro che hai dovuto affrontare e non sapevi se ce l’avresti fatta?

Non è capitato molto tempo fa. Erano dei giubbotti, quando mi sono trovato a realizzarli ero un po’ in difficoltà, non avevamo valutato il fatto che la forma era difficile da stampare, tra tasche, chiusure lampo etc. non riuscivo a raccapezzarmi anche perché dovevo stampare più loghi e in posizioni diverse! Allora, insieme alla mia collega Irene, ho trovato la soluzione: stampare una parte alla volta. E alla fine ce l’ho fatta, mettendoci un po’ di tempo a capire come, ma ce l’ho fatta e la prossima volta non sarà più un grande problema.

Nonostante 33 anni di esperienza è stata dura ma è così: con la serigrafia devi sempre ingegnarti

La parte del processo che ti esalta di più e quella, invece, che ti piace di meno?

Bè la cosa che mi piace di più è la stampa, il momento della spalmatura dell’inchiostro ovvero l’atto vero e proprio della realizzazione di un logo.

Quella che mi piace meno è la realizzazione de telaio perché ci sono molte variabili da valutare. Per ogni prodotto devi tenere conto del tipo di grafica da applicare e del diverso numero di fori attraverso cui passa il colore, per alcuni materiali deve passare più colore per altri meno. È questa la parte che mi sta meno simpatica, perché può essere facile cadere nell’errore ed è il momento cruciale di tutto il processo! Quindi il momento della spalmatura è senza dubbio la parte preferita di ogni mio lavoro.

Qual è il prodotto che ti piace di più stampare?

In assoluto è la felpa. Sarà il tipo di tessuto o di trama del tessuto ma viene sempre bene! Quando le vedi uscire dal forno, che serve per l’asciugatura del colore, è sempre una soddisfazione perché la stampa viene sempre come dovrebbe!

Come ultima curiosità, puoi dirci qual è un lavoro che ricordi con piacere?

Una volta ho stampato, per un’azienda leader nella produzione di berretti, i cappelli per la Coppa Mondiale di Sci. Vedere, poi, Alberto Tomba indossare uno di quei cappelli sul podio con la medaglia d’oro, mi ha fatto un certo effetto!


Per approfondire questa e altre tecniche di stampa utilizzate in Idea Marketing, esplora la nostra sezione servizi.

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